Verona città d'arte e non solo

«Verona, con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del medioevo, ha una grande aria che incute rispetto.» Paul Valéry

In una lingua di terra disegnata dalle anse del fiume Adige sorge Verona, una splendida cittĂ  iscritta nella world heritage list dall'UNESCO. Duemila anni di storia racchiusi in poco piĂą di 200 chilometri quadrati, questa, in sintesi, Verona: un luogo in cui si integrano armoniosamente elementi artistici di altissima qualitĂ  appartenenti a diverse epoche storiche.

Fondata nel primo secolo avanti Cristo, grazie alla sua collocazione geografica, in epoca romana fu un centro urbano di cui ancora oggi rimangono tracce fastose, dall’Arena al Teatro Romano, dall'Arco dei Gavi a Porta Borsari, fino all’area archeologica di Porta Leoni. Invasa e occupata per un lungo periodo dai barbari, la città visse il suo periodo di massimo splendore sotto la dinastia scaligera (XIII – XIV sec.). C'è anche la Verona dell’epoca dei Comuni, la Verona della dominazione francese e quella della dominazione austriaca, e poi quella italiana del Risorgimento, naturalmente. Tanti i volti di questa città, la cui storia è un po' il sunto della storia d’Italia, come dimostrano le opere di epoca romana, le strade medievali e i palazzi rinascimentali.

Fulcro del commercio è piazza delle Erbe, che sorge nel luogo in cui i romani fondarono il Foro. Questa piazza rappresenta la sintesi di vari momenti storici, come testimoniano i suoi palazzi trecenteschi, tra cui la Casa dei Mercanti, le facciate dipinte delle Case Mazzanti e la fontana di Madonna Verona con la statua centrale di epoca romana. Al periodo romano risale anche il monumento simbolo della città, l’Arena (I sec. d.C.), costruita per accogliere i combattimenti tra i gladiatori, dopo un periodo di abbandono tornò ad ospitare spettacoli teatrali e, dal 1913, con la prima edizione dell’Aida, si confermò palcoscenico della lirica mondiale. L'antico teatro romano, invece, è dall’altra parte del fiume Adige, edificato sul fianco di una collina; e romana è anche la porta dei Borsari, antico accesso alla città.

La Verona romanica è quella dell’imponente duomo e della cattedrale di San Zeno, mentre Castelvecchio, affacciato sulla riva dell’Adige, è il simbolo del potere medievale degli Scaligeri, a cui si deve la costruzione anche del massiccio ponte merlato, il ponte Scaligero. Edificato a metà del 1300, Castelvecchio era la dimora di Cangrande della Scala ed oggi è sede del Civico museo d’arte. A Verona i palazzi raccontano storie di ricchezza e potere. In piazza dei Signori, dominata dalla torre dei Lamberti, spicca il porticato della loggia del Consiglio, dove si svolgeva la vita politica nel Cinquecento, mentre il palazzo di Cansignorio e il palazzo del Comune (o della Ragione) erano sede del potere militare e di quello giudiziario e amministrativo. Poco lontano, le Arche scaligere, nell’omonima piazzetta, sono tra gli scorci più suggestivi della città, con le tombe monumentali dei signori di Verona. Spettacolari anche le chiese di Verona. Tra le più importanti: la gotica Sant’Anastasia, San Fermo Maggiore, formata da due edifici sovrapposti, e la rinascimentale San Giorgio in Braida.

Infine, la Verona di Shakespeare, la città degli innamorati divenuta un mito in tutto il mondo, grazie ai luoghi in cui rivive eterna la storia dei due sfortunati amanti: Romeo e Giulietta. Una storia scritta dal vicentino Luigi da Porto nel Cinquecento e circolata in tutta Europa fino a quando, giunta in Inghilterra, Shakespeare ne fece un’opera immortale rendendo Verona una dei luoghi più amati e più visitati al mondo.

Ed è in questo incredibile mix di storia e romanticismo che nel 1967 prende vita la prima edizione del Vinitaly, la manifestazione che più d'ogni altra ha scandito l'evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario.

Questa manifestazione è divenuta tra le più importanti in Europa, dando vita ad un business che vede riuniti produttori ed operatori del settore a tutti i livelli. Vinitaly quale vetrina che ha permesso al vino italiano di farsi conoscere nel mondo in maniera capillare.
Il vino italiano è un prodotto complesso per varietà e ricchezza. Questa caratteristica, parte integrante del suo fascino, costituisce anche una sfida dal punto di vista della comunicazione e del marketing: la percezione del vino italiano all’estero dipende infatti dalla capacità delle aziende produttrici di trasmetterne il valore e la diversità. In qualità di ambasciatore del vino italiano nel mondo.

Abbiamo voluto dedicare questa edizione a Verona ed al Vinitaly, Verona ove circolano realtĂ  imprenditoriali di livello mondiale e che contribuiscono a fare del nord -est la realtĂ  produttiva di maggior spicco nel settore agroalimentare e non solo.

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